Cina: opportunità o minaccia? (3)

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Pio Grollo, I flussi di turisti cinesi: opportunità e problemi
(tratto da "L'Economia della Marca Trevigiana", Giugno 2005,

http://www.trevisosystem-online.com/Dati/Menu-destr/Alla-scope/
grollo_cina.htm_cvt.htm)


TITOLO 1

 


Forse mai nella storia la Cina è apparsa come ora “opportunità e minaccia” per la nostra economia, per il settore industriale trevigiano così come per il mercato turistico nazionale.
Proprio nelle scorse settimane i mass media hanno ampiamente ripreso un presunto “sorpasso” della Cina, nei confronti dell’Italia, circa l’ammontare dei flussi di stranieri che l’hanno scelta come destinazione del viaggio. […] Certo è che l’Italia sta perdendo quote di mercato e che la Cina ne sta guadagnando. Minaccia, dunque, per il nostro incoming ma anche opportunità perché il flusso dei turisti cinesi (l’outgoing) è in forte crescita anche verso le destinazioni italiane.  L’obiettivo di questo contributo è quello di delineare la realtà del flusso dei viaggiatori cinesi che scelgono l’Italia, il Veneto, la provincia di Treviso quale destinazione finale o intermedia dei loro viaggi fornendo altresì alcuni elementi circa le sue caratteristiche e le sue potenzialità.

I turisti cinesi in Italia
Il mercato economico cinese
Cina: quale ruolo per la nostra economia?
Le caratteristiche del turista cinese

 

TITOLO 2

 


Dalle ricerche effettuate dal Singapore Tourism Board per l'anno 2000, emerge che più del 50% dei turisti cinesi che si recano all’estero è compreso nella fascia d'età 25-44 anni, mentre un ulteriore 30% circa presenta età compresa tra i 45 ed i 65 anni.
[…] La spesa turistica pro capite dei turisti cinesi si presenta considerevole. Secondo il WTO e l'ETC, vi sono almeno quattro ragioni che possono giustificare tale fenomeno.
Innanzi tutto, per molti cittadini cinesi si tratta del primo viaggio all'estero, dopo il quale potrà forse trascorrere molto tempo prima di poter nuovamente recarsi così lontano: di conseguenza, il turista cinese spende molto nel corso del proprio viaggio. In secondo luogo, i cittadini cinesi sembrano culturalmente propensi a fare economia nella vita quotidiana, ma portare con sé in viaggio molto denaro. L'amore per lo shopping tende inoltre ad incrementare la propensione alla spesa dei turisti cinesi. E’ da tener presente, infine, che a viaggiare è ancora un’elitè “facoltosa”. […]
Nel 1999 la promulgazione da parte del Governo cinese di alcune feste nazionali ha avuto l’effetto di incrementare la propensione al viaggio della popolazione, favorendo nel contempo la concentrazione della vacanza in tre specifiche settimane, in occasione del Capodanno cinese (21 gennaio - 20/21 febbraio), del Primo maggio e della Festa Nazionale (prima settimana di ottobre).
Secondo i dati forniti da WTO ed ETC sulla base del "China Tourism Annual Report" (edito dalla CNTA), il turista cinese sembra prediligere ancora le destinazioni turistiche asiatiche […]  segue l’Europa e quindi l’America. Secondo il citato studio, l'Europa rappresenta nell'immaginario del turista cinese una destinazione che incarna le diversità esistenti tra Oriente ed Occidente. Inoltre, conglobando in sé diversi Paesi, essa rende possibile l'organizzazione di numerosi tour diversificati, che pongono le premesse per una visita ripetuta nel corso della vita.
Raggiungere l'Europa, tuttavia, rappresenta per il cittadino cinese uno sforzo notevole: il viaggio è lungo e costoso e comporta quindi la necessità di "ottimizzare" i costi, visitando più Paesi nel corso dello stesso viaggio. Prevale quindi la vendita, come riportato anche dall'Osservatorio ENIT di Pechino, di tour multi-destinazione che possono giungere a toccare anche 5 diverse destinazioni europee - il tour classico include Italia, Francia, Belgio, Olanda e Germania - in circa 12-15 giorni di viaggio (con una conseguente limitata permanenza media in ciascun Paese). 
Il costo medio pro capite del pacchetto per un gruppo composto indicativamente da 40 partecipanti, può toccare i 1.500 USD: il prezzo è di norma comprensivo del biglietto aereo A/R intercontinentale, degli spostamenti in pullman all'interno dei diversi Paesi europei visitati, dell'accompagnamento da parte di guide cinesi residenti nei Paesi dell'Unione Europea, del pernottamento in hotel e dei pasti che, di norma, sono tutti consumati presso ristoranti cinesi . Il turista cinese quando si reca all'estero sembra prediligere la scelta di tour e viaggi organizzati di gruppo. […]

I turisti cinesi in Italia
Il mercato economico cinese
Cina: quale ruolo per la nostra economia?
Le caratteristiche del turista cinese

 

TITOLO 3

 


Secondo un'indagine effettuata nel 2004 dall'Osservatorio ENIT di Pechino, l'Italia rappresenta una delle mete europee più richieste dai turisti cinesi, insieme alla Francia. Punti di forza dell'offerta italiana devono sicuramente essere identificati nell'unicità dei suoi itinerari artistici e nella possibilità di acquistare in loco prodotti di lusso, quali orologi e gioielli. Giocano tuttavia a sfavore la percezione dell'Italia da parte del turista cinese come una destinazione poco sicura, innanzitutto a causa dei furti - si noti, in proposito, che il turista cinese non possiede di norma carta di credito e di conseguenza porta con sé nel corso del viaggio molto denaro in contanti.
Anche l'ospitalità alberghiera italiana è reputata insoddisfacente, se paragonata alla qualità delle strutture di catena internazionali recentemente sorte in territorio cinese: ascensori e camere presentano spesso dimensioni limitate e non sempre sono dotati di impianto di condizionamento in camera.
Da ultimo, il turista cinese lamenta l'assenza di guide turistiche cartacee, indicazioni in aeroporti, stazioni, musei in lingua cinese: si osservi, infatti, che gran parte della clientela cinese non conosce la lingua inglese ed è sempre il capogruppo ad interloquire con gli operatori turistici in territorio europeo.
    D'altra parte, l'Italia sembra aggiungere a tali elementi di debolezza anche un'indiscutibile lentezza nello svolgimento delle pratiche amministrative funzionali al rilascio dei visti ADS: secondo fonti ENIT , l'Ambasciata italiana di Pechino avrebbe emesso nel corso del 2004 circa 11.000 visti ADS, contro i 120.000 emessi nello stesso periodo dall'Ambasciata tedesca a Pechino. Tale normativa particolarmente restrittiva, se da un lato sembra essere motivata dalla necessità per lo Stato italiano di cautelarsi contro un'eventuale immigrazione clandestina massificata di cittadini cinesi, dall'altra appare lesiva dell'immagine della destinazione e del mercato turistico italiano: il perdurare di questa situazione, secondo la fonte, potrebbe infatti comportare per gli operatori la perdita di consistenti quote di mercato.

 

I turisti cinesi in Italia
Il mercato economico cinese
Cina: quale ruolo per la nostra economia?
Le caratteristiche del turista cinese