CRONACA
Milano, indagine della Camera di commercio sul registro imprese
in Italia 213.000 ditte individuali straniere, il 6% del totale
Da immigrato ad imprenditore
capo extracomunitario per 37mila italiani
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MILANO - Da immigrato ad imprenditore. Il sogno americano del "self
made man", per molti extracomunitari si è realizzato in Italia.
Creando occupazione anche per i lavoratori italiani, 37.000 dei quali hanno
un capo extracomunitario. E' la situazione fotografata dalla Camera di commercio
di Milano, elaborando dati del registro delle imprese.
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La situazione. Nel nostro paese le ditte individuali straniere sono in tutto
213.000, il 6 per cento del totale. Dal 2003 al 2004 c'è stata una
vera e propria esplosione delle ditte individuali create da stranieri, con
una crescita del 19,4%. La maggior parte di esse, l'84,5%, sono create da
extracomunitari e creano 186.000 posti di lavoro, di cui 37.000 a vantaggio
di italiani. Queste imprese quindi rappresentano in molti casi un salto di
qualità per l'immigrato in Italia ma spesso hanno anche una ricaduta
benefica sul territorio, con la creazione di posti di lavoro.
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Le nazionalità. Per quanto riguarda le nazionalità, il Marocco è il
capofila, con 30.000 ditte individuali, davanti a Cina (19.000), e Svizzera
(15.000). I cinesi si concentrano soprattutto nelle attività manifatturiere
(nel 47% dei casi), mentre tra i marocchini va per la maggiore il commercio.
Altri settori privilegiati dalle "extraimprese" sono le costruzioni
e i trasporti. Queste quattro categorie assorbono assieme l'86% di tutte
le attività.
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Le regioni. Per quanto riguarda la distribuzione geografica, quasi un'impresa
su cinque si forma in Lombardia, il 18% del totale. Seguono la Toscana (10%),
meta privilegiata soprattutto per i cinesi, l'Emilia Romagna (9,7%) e il
Veneto (9,2%). Una curiosità: gli svizzeri sembrano preferire le regioni
calde, l'8,4% delle 15mila imprese elvetiche si trova in provincia di Lecce.
I senegalesi, invece, amano la Sardegna: il 7,3% è a Cagliari. Il
Pakistan sceglie Brescia (9,4%), il Bangladesh opta per Roma (28,2%) e la
Nigeria non ha dubbi per la Campania, Caserta (14,8%) o Napoli (7,9%).
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Milano. La provincia più internazionale d'Italia si conferma Milano,
con oltre 16.000 imprese. Il capoluogo lombardo è soprattutto 'egiziano':
oltre la metà degli egiziani presenti nel nostro paese scelgono infatti
di vivere a Milano, dove costituiscono il 21% della presenza straniera. Seguono
i cinesi con il 15%. Gli amministratori delegati extracomunitari presenti nelle
imprese di persona in Italia sono 274: a farla da padroni sono gli svizzeri,
con il 22%, seguiti da Stati uniti, Libia, Venezuela, Argentina, Etiopia e
Egitto.
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Sostegno alle imprese. La Camera di commercio, per sostenere questo processo,
ha creato il progetto 'Imprendi', un nuovo portale online dedicato agli immigrati
imprenditori. Il sito www.imprendionline.it contiene due aree: una è interattiva
, con l'agenda degli avvenimenti, la possibilità di inviare messaggi
agli altri partecipanti, conversare in chat e pubblicare informazioni e commenti;
la seconda area è dedicata all'apprendimento, con sezioni dedicate
alla cultura digitale, all'economia e alla finanza, al marketing, eccetera. "Fare
impresa è una sfida forte di integrazione - ha spiegato Carlo Sangalli,
presidente della Camera di commercio di Milano - che da oggi ha uno strumento,
il primo in Italia, dedicato allo sviluppo della cultura imprenditoriale
nelle attività economiche con titolari stranieri".
(7 ottobre 2005)
testo tratto da: http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/cronaca/capex/capex/capex.html
sito visitato 17.11.05